Connessi all'Opera
Emiliano Metalli
Roma, Teatro dell’Opera – La sonnambula
L’Amina di Jessica Pratt, poi, è cristallina, misuratissima nei recitativi in cui sa commuovere con un sospiro, pirotecnica nelle cabalette dove non perde occasione di sfoggiare sovracuti penetranti, ma anche elegante e teneramente malinconica nei cantabili. La ricordo, alcuni anni or sono, in un concerto in Auditorium già padrona consapevole di uno strumento affascinante, la ritrovo oggi più matura, più attenta alla scansione delle parole, più controllata nel legato che la accompagna intatto anche nei pianissimi più arditi, ma sempre ugualmente affascinante.
Amadeus
Anna Ficarella
Roma: Sonnambula come Alice nel Paese delle Meraviglie
Protagonista della serata è stata sicuramente l’impeccabile tecnica belcantistica di Jessica Pratt, un’Amina-bambola che, letteralmente, cresce e raggiunge una maggiore intensità (anche nel volume della voce, persino troppo poco esibita nel prima parte) solo nel secondo atto, quando finalmente la morbida fluidità della suo timbro riesce a infondere emozione alla melodia in “Ah, non creda mirarti”, commovendo gli ascoltatori.
Recensito
Alessandra Pratesi
"LA SONNAMBULA" DI BELLINI IN ANTEPRIMA AL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA
Il soprano australiano non è nuova né al palco romano (già a Roma con “Lucia di Lammermoor” nel 2015 e con “Linda di Chamounix” nel 2016), né alle melodie belliniane (è cantando un’aria della Sonnambula che vince il concorso che dall’emisfero australe la porta alla città eterna). Sotto la direzione di Scappucci, e grazie alla destrezza che le deriva dai numerosi ruoli belcantistici interpretati, Pratt regala acuti limpidi in “Ah! Non credea mirarti”, di grazia e leggerezza cristalline nonostante le doti tecniche richieste dai passaggi.
Giornale della Musica
Mauro Mariani
La Sonnambula di Jessica Pratt
Questa Sonnambula ha una protagonista e si chiama Amina. Semplice ma vero. Jessica Pratt ha infatti dominato la scena dall’inizio alla fine, dapprima mettendo a frutto soprattutto la sua impeccabile tecnica belcantistica, che rispetto ai suoi esordi è diventata ancora migliore, più fluida e meno meccanica, più spontanea e meno esibita. Nel secondo atto, quando la temperie emotiva sale, anche la sua interpretazione cresce e raggiunge un vertice in “Ah, non credea mirarti“, proprio il pezzo apparentemente più semplice, in cui la capacità tecnica fa un passo indietro rispetto al dono di infondere emozione alla melodia e di toccare il cuore dell’ascoltatore.
Il Sussidiario
Giuseppe Pennisi
OPERA/ Bellini: "La sonnambula" in una casa di bambole
Jessica Pratt , anche se giovane, è una veterana di un ruolo molto impervio che ha trattato magnificamente sin dalla iniziale cavatina e trionfando in Ah! non credea mirarti/ si presto estinto o fiore e nel fantasmagorico rondò finale.
ANSA
Elisabetta Stefanelli
La Sonnambula, donne in casa di bambola
Molto intensa poi l'interpretazione di Jessica Pratt nei panni dell'ingenua Amina, parte difficilissima sia per l'impegno vocale che per quello della recitazione...
Città Nuova
Mario dal Bello
La bella favola di Sonnambula
L’edizione romana, pressoché integrale, ha il suo punto di forza nel soprano Jessica Pratt, splendida: pianissimi da sospiro, acuti mozzafiato, senso della linea melodica belliniana con i suoi “tempi rubati” e i virtuosismi giusti come specchio dell”anima.
IERI, OGGI, DOMANI, OPERA!
Sara Feliciello
“AH! NON CREDEA MIRARTI”: INTERVISTA A JESSICA PRATT
Jessica Pratt è diventata un elemento importante per il repertorio del Belcanto, grazie a eccellente tecnica, doti da grande virtuosa, ma anche per la sensibilità e l’emotività con cui si approccia alle delicate eroine belcantiste. In questi giorni è al Teatro dell’Opera di Roma, in uno dei suoi cavalli di battaglia: Amina ne “La Sonnambula”, personaggio palpitante ed estremamente fragile. In una pausa tra le prove Jessica ci ha fatto il grande onore di raccontarci la sua Amina e il suo “essere” artista…
Corriere della Sera
Valerio Cappelli
Jessica Pratt, una casa delle bambole per la regina del belcanto
Questa è la storia di Jessica Pratt, una regina del belcanto che per mantenersi, in Australia, serviva hamburger da McDonald’s. Dal 18 all’Opera canta La Sonnambuladi Bellini, sul podio Speranza Scappucci, nell’allestimento di Giorgio Barberio Corsetti che la vide protagonista due anni fa al Petruzzelli di Bari.