La Sposa di Messina

di Nicola Vaccaj

Rossini in Wildbad https://www.bad-wildbad.de/rossini/

Bad Wildbad, Germany
  • Direttore Fogliani
  • luglio 2009
    18
    sabato
    20:00 > 23:00
    3 ore
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La Sposa di Messina

Interpreti

Composizione

La Sposa di Messina

Libretto scritto in italian da Jacopo Cabianca, messo in scena la prima volta di sabato il 02 marzo del 1839

Nicola Vaccaj

Breve biografia del compositore
Nicola Vaccaj (Tolentino, 15 marzo 1790 – Pesaro, 5 agosto 1848) è stato un compositore e insegnante italiano. Biografia Nato a Tolentino, un paese nel territorio maceratese, Nicola Vaccaj fu l'ultimo rappresentante della Scuola musicale napoletana; casualmente era marchigiano, così come lo fu il primo rappresentante di questa scuola, Giovan Battista Pergolesi nativo di Jesi (Ancona). Iniziò i suoi studi presso l'Accademia di Santa Cecilia di Roma dove si diplomò, ma si spostò presto a Napoli per seguire le lezioni del maestro Giovanni Paisiello e fu proprio a Napoli che, nel 1815, mise in scena la sua prima opera lirica intitolata I solitari di Scozia, che ebbe un discreto successo di pubblico. Si trasferì in seguito a Venezia che al tempo era ancora la più importante piazza teatrale d'Italia, dove scrisse altre opere ma soprattutto si dedicò all'insegnamento del canto lirico che fu una delle sue passioni, tanto che nel 1834 compose a Parigi e pubblicò a Londra il suo Metodo pratico di canto italiano per camera, che rimase per anni, ma ancora oggi, uno strumento didattico indispensabile per i cantanti d'opera. Questa opera è costituita da 15 piccoli (durano circa un minuto l'uno) brani di cantato con accompagnamento di pianoforte in difficoltà crescente, in realtà le arie sono 22 la maggior parte tratte da arie di Pietro Metastasio. Viaggiò ancora fino a Trieste, successivamente le autorità austriache lo chiamarono a dirigere il Conservatorio di Milano. Dal 1824 furono rappresentate in vari teatri italiani le sue opere, tra cui Pietro il Grande, La pastorella feudataria, Zadig e Astartea, Bianca di Messina e, la più famosa, Giulietta e Romeo (1825), sul libretto di Felice Romani 5 anni più tardi utilizzato da Vincenzo Bellini per I Capuleti e i Montecchi. Altre sue opere furono utilizzate in "pasticci" o combinate con lavori rossiniani. Compose anche pagine di musica sacra e arie da camera. Con i primi bagliori del romanticismo l'astro del melodramma napoletano, che era durato più di un secolo, tramontò e con esso anche quello di Vaccaj, le cui opere uscirono di repertorio. Al compositore è stato intitolato il settecentesco teatro lirico di Tolentino, Teatro Nicola Vaccaj, di recente, nel 2008, distrutto da un incendio, ma ora in fase di ricostruzione.

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