Demetrio e Polibio

di Gioacchino Rossini

Teatro San Carlo
Teatro di Corte di Palazzo Reale
http://www.teatrosancarlo.it

Napoli
  • maggio 2013
    29
    mercoledì
    20:30 > 23:30
    3 ore
  • maggio 2013
    31
    venerdì
    20:30 > 23:30
    3 ore
  • giugno 2013
    01
    sabato
    19:00 > 22:00
    3 ore
  • giugno 2013
    04
    martedì
    18:00 > 21:00
    3 ore

La prima opera composta da Gioachino Rossini in giovane età ritorna a Napoli dopo essere stata rappresentata nel lontano 1838. Sul podio il Maestro Alessandro Marchi, regia di Davide Livermore. Rappresentato al San Carlo nel lontano maggio 1838, “Demetrio e Polibio” è un dramma serio in due atti, primo lavoro di Gioachino Rossini, che lo compose a neanche quindici anni. La prima messa in scena risale, invece, al 18 maggio 1812, al Teatro Valle di Roma. L'opera raccolse l'apprezzamento di Stendhal che ebbe modo di vederla a Como. Il melodramma uscì presto dal repertorio, oscurato dalle altre opere serie più famose del compositore, e rimane tuttora poco eseguito. Rossini lo compose per la famiglia di artisti di Domenico Mombelli, compositore e tenore, marito di Vincenzina Viganò-Mombelli, autrice del libretto dell'opera.

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Demetrio e Polibio

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Connessi all'Opera
Giuseppe Montemagno
Pesaro, Rossini Opera Festival 2019 – Demetrio e Polibio
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
A raccogliere questo meritato trionfo la memorabile Lisinga di Jessica Pratt, che sigla una delle sue prove più riuscite sin dalla Cavatina di sortita, in cui il liquido, cristallino nitore di una coloratura perlacea si stempera nel clima affettuoso del Duettino «Questo cor ti giura amore», intonato con l’ottimo Siveno di Cecilia Molinari, primo esempio di quella fusione tra voci femminili che raggiungerà il culmine nei sontuosi duetti di Semiramide. Ma sono almeno altri due gli interventi in cui la Lisinga di Pratt conquista gli allori: la grande Aria «Sempre teco, ognor contenta» – autentico pezzo da concerto di struttura estremamente complessa, con pertichini dapprima di contralto e basso e poi del coro – in cui un florilegio di strumenti concertanti diventa animato sfondo di picchiettati siderali, cadenze stratosferiche e una serie di inebrianti variazioni di bravura che si vorrebbe non avessero mai fine. Vergine pugnace e battagliera, trepidante nel Finale I in cui è vittima di rapimento, nel secondo atto Pratt esce vittoriosa dal confronto con un’aria di furore in cui inanella strabilianti scarti intervallari dal registro grave a quello sovracuto, stordisce con fioriture valorizzate dalla proiezione di uno strumento di grana sopraffina, e, soprattutto, sublima nel canto l’elevatissima, incandescente temperatura emotiva del brano.
Il Trillo Parlante
Fabio Tranchida
Demetrio e Polibio la prima opera di Rossini
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Jessica Pratt il famoso soprano australiano, che ha scelto Firenze come città d’adozione, canta il ruolo di Ester con grande professionalità. La Pratt è già stata applaudita qui al ROF in intense interpretazioni come Adelaide di Borgogna, in Ciro in Babilonia e in Aureliano in Palmira. Ritratti tutti consegnati all’immortalità grazie a preziosi DVD che testimoniano la sua bravura. [...] Jessica Pratt è oggi una Lisinga perfetta: ne è esempio la sua ampia aria “Sempre teco, ognor contenta” dove sviluppa l’ampia coloratura in arcate iridescenti, entusiasmando il pubblico. Nella cabaletta che segue ascoltiamo mirabili picchiettati, specialità del nostro soprano, sempre a fuoco e nitidi. [...] L’aria viene cantata dalla Pratt insistendo su diversi affetti e approfondendo la complessità degli stati d’animo. La limpida voce sale e scende con sbalzo senza nessuna difficoltà tra i registri. L’impervia coda è svolta come un gioco, con estrema abilità portando il pezzo alla giusta temperatura.
PU24
Redazione
Il trionfo di Demetrio e Polibio
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Quasi 7 minuti d’applausi a fine rappresentazione, sfiorata la richiesta di bis dopo il recitativo “Io più sposo non ho” e l’Aria Lisinga “Superbo, ah tu vedrai”, con Jessica Pratt che ha fatto scatenare l’ovazione del pubblico. ... Il vero trionfo è per le voci... Jessica Pratt ha confermato di essere fra le più amate dal pubblico del ROF, ... Alla fine, quasi 7 minuti d’applausi con numerose chiamate in scena. Una nota d’ulteriore merito a Jessica Pratt, che dopo il boato con cui l’ha accolta il pubblico, poteva pavoneggiarsi ancora, ma ha preferito condividere con i colleghi.

OperaClick
Simone Manfredini
Teatro Rossini: Demetrio e Polibio
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Jessica Pratt si impone sulla scena come una splendida ed elegante Lisinga. L’estremo virtuosismo della parte le consente di evidenziare appieno le ottime capacità vocali, coronate da un timbro luminoso e terso. Acuti e sovracuti svettano cristallini, magistrale appare il legato, la linea di canto spicca per morbidezza e delicatezza all’interno di una interpretazione carica di passione.
Arte News
Federica Fanizza
Trionfo al ROF di Pesaro 2019 per Jessica Pratt e Cecilia Molinari
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Il soprano Jessica Pratt già protagonista nella ripresa napoletana nel 2013 ha saputo riconfermare al meglio le sue qualità vocali e di interprete quando sono richieste arditezze vocali al limite nelle zone acute, insieme al canto lirico, patetico della scrittura spianata il tutto con fraseggio accurato musicalità che non ha rivali. Con “Superbo, ah tu vedrai”, il soprano, con trilli ad effetto che hanno fatto scatenare l’ovazione del pubblico, ha confermato l’affetto del pubblico del ROF nei suoi confronti.
Ape Musicale
Roberta Pedrotti
Questi fantasmi
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Ecco, allora, Jessica Pratt a imporre la scrittura astrale, tutta sbalzi, imperiosi virtuosismi e spericolati sovracuti, della grande aria di Lisinga “Superbo, ah! tu vedrai”, ma anche e soprattutto a offrire, con emissione perlacea, una lezione di legato e e retorica belcantista a tutto tondo.

Il Resto del Carlino
Micaela Vitri
Il cast di Demetrio e Polibio conquista il pubblico
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Su tutti la star è Jessica Pratt, il soprano inglese nel ruolo di Lisinga, che ha conquistato il pubblico del teatro Rossini con virtuosismi non previsti neanche nel testo originale. Nel secondo atto, dopo la sua aria esplodono quasi due minuti di applausi.
Huffington Post
Antonio Armellini
Grandi voci e regie rivedibili al Rossini Opera Festival
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Jessica Pratt è un monumento ed è stata una Lisinga superlativa, in particolare nella difficilissima aria del secondo atto.
ANSA
Redazione
Demetrio e Polibio incantano il Rof
Questa recensione si riferisce a Demetrio e Polibio al Rossini Opera Festival.
Il soprano anglo-australiano ha magnetizzato gli spettatori con un canto limpido.

Composizione

Demetrio e Polibio

Libretto scritto in italian da Vincenzina Viganò Mombelli, messo in scena la prima volta di lunedì il 18 maggio del 1812
Jessica ha già figurato in quest'opera per:

Gioacchino Rossini

Breve biografia del compositore
La prima parte della sua vita fu come uno dei suoi celeberrimi, travolgenti crescendo (compose la prima opera all'età di quattordici anni); poi - come per iniziare una seconda esistenza - vennero il precoce ed improvviso abbandono del teatro, la depressione e il ritiro nella pace della campagna parigina di Passy, con molte pagine di musica ancora da scrivere. Nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, tre mesi dopo la morte di Wolfgang Amadeus Mozart, il Cigno di Pesaro - come fu definito[2] - impresse al melodramma uno stile destinato a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie. La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe - detto Vivazza (morto il 20 aprile 1839) - fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi d'occupazione; la madre, Anna Guidarini, era nata ad Urbino ed era una cantante di discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini fu costretta a frequenti trasferimenti da una città all'altra tra Emilia e Romagna. Così il giovane Rossini trascorre gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo il restauro del governo pontificio. Dal 1802 la famiglia vive per qualche anno a Lugo; qui Gioachino apprende i primi rudimenti di teoria musicale nella scuola dei fratelli Malerbi. Successivamente la famiglia si trasferisce a Bologna. Ed è proprio nella città felsinea che Rossini inizia lo studio del canto (fu contralto e cantore all'Accademia filarmonica), del pianoforte e della spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti. Nel 1806, a quattordici anni, si iscrive al Liceo musicale bolognese, studia intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart (è in questo periodo che si guadagna l'appellativo di tedeschino), mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa e scrive la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata però soltanto nel 1812). Conosce Isabella Colbran, cantante lirica, maggiore di età, che sposerà a Castenaso il 16 marzo 1822 e da cui si separerà intorno al 1830.

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